Intorno all'abisso

Il giro del Marguaréis in tre giorni, da rifugio a rifugio

La luce e il buio sono la stessa cosa, dipende soltanto da quale parte ha inizio il viaggio. L’immaginazione è la più grande esplorazione che ciascuno di noi può compiere in ogni momento della vita, ma dipende da quanto sappiamo affidarci a qualcosa che apparentemente non esiste. E invece, quanto sappiamo fidarci di ciò che esiste? Osservo senza cercare risposte il Marguaréis, così sfuggente e un po’ segreto, appartato in questo pezzetto di Alpi Liguri, tra Liguria, Piemonte e Francia, e con le sue lunghe radici di pietre, di grotte e di animali, che si infilano tra le valli Pesio, Ellero, Tanaro e Roia. Soprattutto cerco di ricordarmi che c’è un Marguaréis visibile e uno invisibile, custodito negli antri più oscuri e protetto da bianchi scudi di calcare tormentato.

Ripenso alla frase un limite è un’occasione smisurata d’immagina- zione. Dov’è il limite, e dove può essere questa occasione, mi chiedo. È sopra, è sotto, è attraverso, è dentro? Noi adesso stiamo semplicemente camminando lungo il giro del Marguaréis, ed è proprio questo muoversi intorno e sopra l’abisso a farmi intuire per un attimo tutte quelle cose che probabilmente non vedremo mai. Non saliremo in punta, non faremo i sentieri più difficili e non ci caleremo nelle grotte, perché non siamo speleologi. Insomma, stiamo facendo la cosa più semplice di tutte, camminare intorno e nient’altro. Eppure, mentre lo facciamo, possiamo immaginare che cosa ci sarà lassù o là sotto, magari per una prossima volta o forse mai, ma non importa, perché siamo qui e ora. Il limite è diventato un’occasione smisurata di immaginazione. La rinuncia è una scelta che ci rivela una nuova possibilità. Quanto sappiamo fidarci di ciò che vediamo?

Reportage completo su Skialper 147

Foto di Pierre Lucianaz Testo di Niki Gresteri

Una volta un maestro zen chiese a un discepolo: «Hai visto il leopardo delle nevi?».
«No» rispose il discepolo.
«Non è meraviglioso?» disse il maestro.

Ecco, per me la poesia è questa esultanza per la tenerezza, non solo del visibile, ma anche dell’invisibile.
Un limite è un’occasione smisurata d’immaginazione.

Chandra Livia Candiani, Tenerezza

Niki

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Alternativa Montagna